Storia delle
Relazioni
Internazionali
Appunti di Francesca Rizzo
Alma Mater Studiorum - Università di Bologna
Facoltà: Scienze Politiche
Corso di Laurea in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali
Esame: Storia delle Relazioni Internazionali
Docente: Paolo Soave
A.A. 2023/24
Tesi
online
A P P U N T I
TesionlineStoria delle relazioni internazionali
-
Il m ondo delle relazioni internazionali non è popolato solo dagli Stati Nazione. Il tessuto di cui si com pongono
aggrega una serie di caratteristiche legate alle politiche estere statali.
In particolar m odo la storia delle relazioni internazionali è correlata sia alla storia che, appunto, alle relazioni
internazionali e si diversifica da queste m aterie af fini per l’utilizzo di una tipologia di fonti (archivi): i
docum enti, e nello specifico i docum enti diplom atici, costituiscono il corpo di questa disciplina.
L A POL IT ICA E ST E RA. Si tratta del m odo in cui un attore si rapporta agli altri attori internazionali nel
sistem a della relazioni. Nella m isura in cui esercito una politica estera divento un A T T ORE SOVRANO. L a
scelta dei propri obiettivi definisce la politica estera adoperata: la pace, il libero accesso a m aterie e risorse
prim arie, ener getiche, scam bi com m erciali, cooperazione con altri paesi,. PRE ST IGIO E CRE DIBIL IT A ’ (per
uno stato godere di cattiva fam a è sem pre un problem a- tanto che sappiam o distinguere chi si com porta bene e
chi si com porta m ale). Ognuno riesce ad adoperare una propria politica estera anche nel rapporto quotidiano
col prossim o.
A prendere parte alla form azione della politica estera sono tantissim e figure statali di una Nazione, anche chi
concorre alla sezione scientifica e culturale di un Paese.
L a persecuzione della politica estera sono 2:
- la diplom azia (STRUM ENT O CIVILE): le buone m aniere, l’approccio cordiale e accondiscendente,
la raf finatezza fa si che si instauri un rapporto di carattere diplom atico. L o strum ento per eccellenza (e
ordinario) della politica estera è proprio la diplom azia. E ssa si basa sulla com prensione delle esigenze
dei propri paesi e rappresentarli (per far si che vengano accolti e raggiunti) all’estero. Si tratta di uno
dei fenom eni storici più antichi; quella m oderna che ha accom pagnato il processo di nascita della
storia m oderna, è quasi una questione sviluppata in Italia già con Machiavelli (anche se all’epoca era
più una questione intellettuale che tecnica); Ad oggi la figura dell’am basciatore è un soggetto m aturo
che prende direttive dal m inistro degli esteri del proprio Paese. Ad oggi NON esiste una sola
diplom azia, m a esistono più diplom azie e tutte le or ganizzazioni e gli enti ne usufruiscono
- L a G uerra (STRUM ENT O CO ERCITIV O ): Attraverso la forza uno Stato cerca di piegarne un
altro; in step vi è l’isolam ento diplom atico, l’isolam ento econom ico ed in extrem is la guerra. L addove
la diplom azia non è servita si ricorre alla forza. Il rapporto tra diplom azia e guerra im plica un
ragionam ento in essere: non sta scritto da nessuna parte che uno sia oggettivam ente il bene e l’altro sia
oggettivam ente il m ale. L a diplom azia è bene dipendendo da che tipo di interesse che si pone.
Diplom azia e guerra sono due facce della stessa m edaglia della politica estera. Non è quindi
necessariam ente vero che si fa diplom azia per evitare una guerra, così com e non è vero che la guerra
venga risolta con la diplom azia. Clausewitz af ferm a che la guerra è la pr osecuzione della politica
con altri m ezzi. E gli af ferm a che chi conduce una guerra è in realtà chi cerca di difendersi: nella sua
percezione lo Stato che la scatena la utilizza com e unico m ezzo che possa ristabilire l’ordine
considerato disintegrato.
L a dem ocratizzazione della società ha fatto sì che la diplom azia subisse delle trasform azioni e delle evoluzioni
im portanti:
- L a Open Diplom acy introdotta ds W ilson, ad esem pio, aveva aperto quel circolo di trasparenza
diplom atica alla fine della prim a guerra m ondiale
- il m ultilateralism o designa un am pliam ento di più attori alla vita diplom atica che, originariam ente
sarebbero dovuti essere degli scam bi diplom atici binari (tra due soggetti)
1- L a public diplom acy è l’insiem e delle attività che servono a orientare l’opinione pubblica
- la diplom azia digitale è quella che si è sviluppata con la tecnologia e i m edia, funzionale e im m ediata
poiché alla portata di tutti, m a anche pericolosa se si pensa ai rischi della rete e ai fenom eni di
hacking.
E infine si deve porre l’accento sull’im portanza ricoperta dall’opinione pubblica che nello scenario
internazionale ha determ inato un grande cam biam ento storico e rilevante. L a politica DE VE considerare i
m ovim enti dal basso che ci dim ostrano quanto im portante sia l’im patto sociale dell’opinione pubblica sulla
vita politica. E ovviam ente è anche la politica che si preoccupa di veicolare l’opinione pubblica stessa.
L ’evoluzione della diplom azia è andata di pari passo con l’evoluzione dei diplom atici, che non erano più scelti
dal re m a scelti tram ite un sistem a di m eritocrazia, e di conseguenza anche la professionalizzazione delle
figure diplom atiche.
L ’accordo diplom atico più im portante è il trattato.
plenipotenziario: colui che è autorizzato a firm are un trattato per rappresentare lo Stato (può essere un
am basciatore m a anche un soggetto autorizzato per quella specifica firm a)
2IL CONCE R T O E UROPE O
CONT E ST O:
L ’im pero napoleonico venne sconfitto in Russia nel 1812 e vide, poco per volta, allontanarsi i principali alleati
che lo avevano accom pagnato: Prussia e Austria abbandonarono l’alleanza e si fecero spazio nel territorio
antifrancese. Il m inistro austro-ungarico Metternich vide di buon grado l’insor gere della sesta coalizione
antinapoleonica (un'alleanza politico-militare fra la Gran Bretagna , l'Impero russo, la Prussia, la Svezia, l'Impero austriaco , il Regno di
Spagna , ed alcuni Stati tedeschi) seppur tante fossero le dif fidenze tra i suoi m em bri, in m aniera inquietante la
potenza russa che aveva m ire espansionistiche verso l’E uropa. Nonostante l’accrescim ento russo, gli altri Stati
europei avevano, com unque, la situazione sotto controllo per dare vita a un equilibrio continentale
favorevole. Il problem a della Russia era l’im possibilità di trovare dei term ini di accordo per ridiscutere
l’equilibrio m arittim o che sem brava essere interam ente nelle m ani dell’Inghilterra (dopo la battaglia di
T rafalgar si era im padronita dei possedim enti coloniali francesi, di quelli olandesi dall’am erica all’oceano
indiano, dell’am erica spagnola, colonizzando australia e Canada)
E ra soprattutto di Metternich l’idea di non indebolire troppo la Francia e di ritornare quanto prim a al “vecchio
ordine” europeo che coincideva con la m onarchia. Si finì per restaurare la dinastia dei Borbone,
MANOVRA T I abilm ente dal prim o m inistro francese T alleyrand, prim a dalla parte di Napoleone e poi
or ganizzatore di una coalizione diplom atica che accoglieva i paesi m inori com e Spagna e Portogallo.
T alleyrand era persuasivo e aveva convinto L uigi XVIII ad accettare le trattative proposte dalle potenze
europee: tutti si dim ostrarono particolarm ente generosi con la Francia (ad eccezione della Prussia) tanto che il
risultato di questi atteggiam enti fu la stipula dei T RA T T A T I DI P ARIGI il 30 m aggio 1814, 7 T RA T T A T I tra
Francia e:
1. GRAN BRE T AGNA
2. AUST RIA
3. RUSSIA
4. PRUSSIA
5. SP AGNA
6. POR T OGAL L O
7. SVE Z IA
pressoché identici nel contenuto: Sancivano che la F rancia tornava ai confini del 1792 e r ecuperava parte
delle colonie.
IL CONGRE SSO DI VIE NNA
Il congresso di V ienna, aperto successivam ente ai trattati di Parigi, il 1 novem bre 1814 fu am bivalentem ente
sia una CONF E R E NZA DI P A CE che un’A SSE M B LE A COSTITUE NTE DI UN NUOV O OR DINA M E NT O
P OLITICO perché definì più specificatam ente le condizioni di pace tra Francia e gli Stati E uropei, e sancì una
nuova carta politica.
I lavori del congresso si conclusero il 9 giugno 1815 con l’A T T O FINAL E che fa in m odo di dar vita a un
nuovo assetto politico or ganizzativo e un nuovo ordine internazionale che si occupava di sopprim ere stati
vecchi e non vitali, riconoscendone invece di nuovi.
● In Germ ania Il Congresso aveva elim inato il sacro rom ano im pero, riconoscendo, al suo posto,
l’Im pero austriaco
● In Olanda la repubblica delle province unite era stata m utata in regno unito dei paesi bassi (in funzione
antifrancese)
● in Italia vi era una preponderanza austriaca (in funzione antiprussiana): Il regno venne restaurato in
Piem onte e Savoia vi annette la Repubblica di Genova; nasce il Regno L om bardo veneto sotto
l’Austria, e in parte anche il granducato di toscana risente della presenza austriaca sul territorio. L o
stato della chiesa venne restaurato e il regno di napoli cam biò denom inazione diventando il regno
delle due sicilie
● L a potenza che trasse m aggiori benefici fu la Gran Bretagna che risultò vincitrice della battaglia
diplom atica attuata da Castlereagh per avere una stabilità europea confacente agli interessi britannici.
3L ’or ganizzazione data dal Congresso di V ienna nella ripartizione di alcuni Stati piuttosto che nella
soppressione di altri si delineava com e un delicatissim o SIST E MA DI CONT RAPPE SI che teneva
proprio conto degli interessi della Gran Bretagna sia nel ridurre la Francia entro i propri confini
naturali, che nel contenere l’espansionism o russo di Oriente.
● L ’Im pero d’Austria, anch’esso uscito raf forzato dal Congresso, era riuscito a raggiungere una grande
preponderanza in Italia e nella Confederazione Germ anica, m antenendo, tuttavia, una forza velata che
non preoccupava le ulteriori potenze europee
Inoltre il Congresso di V ienna aveva dato origine a ciò che possiam o definire il “Concerto europeo” perchè:
- si viene a creare una m ultipolarità basata sulla presenza di PIU’ potenze
- nasce un ordine eur ocentrico dal m om ento che tutte le potenze sono europee
- vuole ripristinare un equilibrio che si basi sul generale interesse di restaurazione che non può um iliare
la Francia m a che la consideri e la renda autorevole. Difatti la Francia viene accerchiata da un sistem a
di Stati denom inati “ST A TI CUSCINETT O ” che la contengano territorialm ente senza, tuttavia,
indebolirla.
Nel 1815 si erano inoltre create delle prem esse im portanti per garantire non solo un equilibrio relazionale m a
anche propriam ente fisico delle potenze. Ad ogni m odo la CRIST AL L IZ Z AZ IONE della sistem azione politica
europea si com pletava con una m aggiore strutturazione dei rapporti internazionali grazie alle firm e di due
trattati:
1. L A SANT A AL L E ANZ A
2. L A QUADRUPL ICE AL L E ANZ A (o A T T O POL IT ICO)
1.L A SANT A AL L E ANZ A
L a Santa Alleanza venne prom ossa dall’intervento di Alessandro I di Russia che voleva presentarsi all’europa
com e prom otore del m essaggio spirituale e attuare nei principi del cristianesim o (In nom e della Santissim a e
indivisibile trinità..).
NON si tratta com unque di una vera e propria alleanza in quanto m ancano una serie di condizioni decisive (ad
esem pio casus foederis- ossia una clausola che sancisce il vincolo di solidarietà con gli altri contraenti. Indica
il prestito di assistenza di uno stato a un altro in caso di necessità.)
Piuttosto è una DICH IARAZIO NE DI P RINCIP I firm ata il 26 Settem bre 1815 da Russia, Prussia e Austria
(rispettivam ente ortodossa, protestante e cristiana) che si im pegnavano a governare in arm onia con i dettam i
del V angelo e sancendo tra di loro e tra i rispettivi popoli, un vincolo di fratellanza.
E ra prevista la facoltà di tutti gli Stati alla partecipazione, in particolare Spagna, Paesi Bassi e Francia perchè
lo zar aveva ancora delle im portanti m ire nei confronti degli attracchi m arittim i del m editerraneo. E ,
ovviam ente, la Gran Bretagna rifiutò categoricam ente di aderirvi (chiaram ente, considerando che la santa
alleanza aveva un carattere im plicitam ente antibritannico perché puntava a m antenere un ordine europeo che la
tagliasse parzialm ente fuori)
2.L A QUADRUPL ICE AL L E ANZ A
L a controrisposta della Gran Bretagna consistette nella creazione di un altro tipo di trattato che puntasse a
m antenere una certa solidarietà fra gli alleati, esplicitam ente nel contenere le Francia ed im plicitam ente nel
contrastare qualsiasi am bizione egem onica adoperata da qualsiasi altra potenza. In questo m odo Gran
Bretagna, Russia, Prussia e Austria firm arono la quadruplice alleanza (o atto politico). Nasceva
fondam entalm ente com e una struttura diplom atica contrapposta alla Santa alleanza, forse la prim a form a
diplom atica originatasi nei rapporti tra Stati Nazione.
Neppure la quadruplice alleanza può definirsi un trattato a causa della m ancanza delle caratteristiche
specifiche che non perm ettono venga designata com e tale:
1. l’im pegno dell’Atto politico prevedeva solo la nascita di un concerto di territori e di popoli e
non una vera e propria alleanza sancita dalla presenza del casus foederis- ossia una clausola
che sancisce il vincolo di solidarietà con gli altri contraenti. Indica il prestito di assistenza di
uno stato a un altro in caso di necessità.
2. non furono fissati espressam ente altri tipi di im pegni m ilitari di alcun tipo
43. le grandi potenze non em isero direttive che riguardassero alcun obbligo di intervento nel caso
di una violazione delle altre frontiere europee.
Nonostante ciò innovativo era il sistem a della diplomacy by confer ence che introduceva: L e potenze si
im pegnavano a tenere delle riunioni periodiche presiedute dai sovrani o anche dai soli m inistri, con cui
discutere i tem i com uni di interesse per facilitare l’intesa governativa in sostituzione ai precedenti incontri
bilaterali o sporadici che avevano luogo.
T ra i tanti incontri che ebbero luogo all’interno del sistem a della diplom acy by conference della quadruplice
alleanza, due vanno sottolineati:
- IL CONGRE SSO DI AQUISGRANA: Im portante perché fu il prim o nell’autunno del 1818, che
m irava a porre delle soluzioni per il ritiro del corpo di occupazione dalla Francia e per l’intero
scenario europeo dal m om ento che la Russia voleva riaprire per vie dirette e indirette, la questione
d’Oriente, cosa che aveva nuovam ente trovato ostacoli da parte della Gran Bretagna che desiderava
escludere la possibilità che altre potenze gestissero le m aterie poste sotto il suo controllo.
Il Congresso risolse tutte le questioni francese obbligando le potenze a evacuare il territorio,
riabilitandola nell’am bito del concerto europeo. Inoltre una conseguenza fu il raf freddam ento dei
rapporti franco-russi e l’im possibilità per la Francia di inim icarsi la Gran Bretagna
- IL CONGRE SSO DI T ROPP AU: avvenne nel 1820 in Boem ia a seguito dei m oti rivoluzionari nel
regno di Napoli e com prendere com e poterli reprim ere. Metternich si fece avanti per provvedere alle
aspirazioni di intervenire con l’esercito austriaco e trovò il sostegno di Inghilterra e Prussia. Si giunge,
il 19 novem bre del 1820, alla firm a del P RO T O CO LLO A TRE (P RO T O CO LLO DI TRO P P AU)
tra Russia, Prussia e Austria, con cui si rendeva noto che sarebbe stato rifiutato il riconoscim ento dei
governi sorti attraverso le rivoluzioni a carattere liberale e procedere, eventualm ente, con la forza
contro di loro. V enne considerato com e un docum ento che autorizzava le tre potenze a intervenire
negli af fari interni degli altri stati CONTR A E NTI quando queste lo ritenessero opportuno. Quindi se
Russia, Prussia o Austria dovessero cadere a causa di alcuni sconvolgim enti interni, sarebbero
autom aticam ente estrom esse dall’alleanza.
L A QUE ST IONE D’ORIE NT E
Ad ogni m odo le relazioni internazionali dell’800 non coinvolsero solo l’E uropa occidentale m a anche il
versante balcanico dove si stava aprendo la dibattuta “Questione d’Oriente”, ossia il radicale declino
dell’im pero ottom ano all’indom ani della guerra russo-turca del 1774 con cui aveva perduto il controllo
assoluto del Mar Nero a vantaggio della Russia. L ’indebolim ento ottom ano lasciava spazio alle am bizioni
europee di perseguire nuovi equilibri. Geograficam ente l’im pero ottom ano era un vero e proprio divisore tra
Russia ed E uropa, pertanto soprattutto Francia e Gran Bretagna prem evano perché rim anesse in vita e non
collassasse.
Ma anche la Russia aveva delle pretese non indif ferenti e stipulò con l’im pero ottom ano, il trattato di H ünkâr
İskelesi con cui af ferm avano che, in caso di attacco, la Russia si sarebbe adoperata in suo favore in cam bio
della chiusura dello stretto dei dardanelli alle navi straniere.
E ra chiaro che le condizioni poste tra ottom ani e russi non aggradavano le aspettative europee e così nel 1841
venne approvata la più generale convenzione degli Str etti, con la partecipazione di: Gran Bretagna, Austria,
Russia, Prussia (Quadruplice), Francia (Quintuplice) ed im pero ottom ano (che entrava così a far parte del
sistem a di potenze europee nonostante la sua evidente debolezza). L a convenzione giovò a tutti e a nessuno
perché im plicava che il passaggio del Dardanelli fosse negato a tutte le potenze in tem pi di pace della “Porta”-
ossia dell’im pero ottom ano e sul piano diplom atico:
1. Integravano l’inviolabilità dei diritti del sultano e del suo im pero
2. le 5 potenze accettavano di rispettare la chiusura dello stretto
3. il trattato parla di diritti sovrani del sultano e non di territorio (Sua Altezza il Sultano si impegna a proibire alle
navi da guerra delle Potenze straniere di entrare)
«A rt. 1: Sua A ltezza il Sultano si impegna a pr oibir e alle navi da guerra delle P otenze stranier e di entrar e
negli Str etti dei Dar danelli e del B osfor o; e che, mentr e la P orta (Imper o ottomano) è in pace, il Sultano non
5ammetterà alcuna nave da guerra straniera negli Str etti; e F rancia, A ustria, R egno Unito, P russia e R ussia si
impegnano a rispettar e questa determinazione del Sultano».
A queste condizioni l’im pero ottom ano veniva raf forzato e la russia aveva interesse a difendere il principio
della chiusura degli stretti per evitare un avvicinam ento dell’Inghilterra sul Mar nero.
L A GUE RRA DI CRIME A
L a Russia, com e abbiam o visto dalla politica diplom atica della Santa Alleanza, si era resa una grande potenza
interessata alla protezione dei luoghi sacri. L a Francia, che era sem pre stata alta protettrice del cattolicesim o,
era tornata ad esserlo dopo aver recuperato internazionalm ente il suo status di potenza. Napoleone III, quindi,
si recò a Costantinopoli per chiedere al sultano il ripristino dei privilegi garantiti in m ateria sacra; tuttavia
l’im pero ottom ano si trovò in una situazione delicata dal m om ento che andava contro il volere russo, le cui
reazioni allarm ate obbligarono il sultano stesso ad adoperarsi per realizzare dei patti segreti con cui
conferm ava i loro diritti sui luoghi sacri.
Napoleone decise di attuare in m aniera conciliante, facendo sì che entram bi i firm ani venissero pubblicati
assiem e ad un terzo che sanciva che la Francia avrebbe rinunciato a m olti dei privilegi precedentem ente
accordati.
T uttavia la Russia pretendeva il controllo esclusivo della com unità ortodossa nell’im pero ottom ano e
quest’ultim o si im pegnò per resistere significativam ente al volere dello zar . I turchi erano com unque
consapevoli dell’appoggio anglo-francese di cui godevano e in poco tem po gli scontri fecero scoppiare una
vera e propria guerra tra Russia e Im pero ottom ano. Iniziali furono i successi russi che, però, fecero sentire
m inacciate le potenze di Gran Bretagna e Francia che fecero entrare le loro flotte nel m ar nero stipulando
anche un trattato con cui si im pegnavano a sostenere l’esercito turco senza richieste territoriali.
L ’Austria, intanto, si er geva a m ediatrice.
Nel 1854 vennero form ulate dalle tre potenze (Francia, Gran Bretagna e Austria) le condizioni di pace da
proporre alla Russia, che tuttavia vennero respinte dallo zar . Gli anglo-francesi si trovarono costretti ad
attaccare direttam ente la Russia, sbarcando in CRIME A e dando vita a un conflitto di posizione e
logoram ento.
Gli occidentali ebbero bisogno di aiuti e si fecero avanti più che altro per il raggiungim ento di scopi personali:
1. la P RUSSIA che alleandosi con Gran Bretagna e Francia voleva evitare la possibilità di espansione
dell’Austria
2. il REG NO DI SARDEG NA. Cavour com prendeva che le sorti del Piem onte dipendevano
dall’Austria interam ente. Se si fosse schierata con GB e Francia si sarebbe chiusa la possibilità di
trattare la questione italiana per m olto altro tem po. Se fosse rim asta fuori il divario ideologico tra i due
blocchi si sarebbe acuito perm ettendo un intervento delle truppe anglofrancesi.
L A P ACE DI P ARIGI
Nel 1856 venne firm ata la pace di Parigi, che sanciva la sconfitta diplom atica oltre che m ilitare della Russia.
Con questa pace nuovam ente altri equilibri internazionali vennero a delinearsi:
- il piano britannico di raf forzare le proprie posizioni nel Mediterraneo era assicurato
- L a Russia si vedeva sbarrate le agognate vie del Mediterraneo, orientando la sua politica verso asia
orientale e pacifico
- la Francia aveva ripreso la sua posizione di privilegio nella protezione dei cristiani ottom ani e si
accingeva a pianificare una dettagliata penetrazione dei balcani
- il Piem onte pur non avendo ottenuto nulla, aveva fatto em er gere la questione italiana ai tavoli delle
trattative post pace di Parigi. Il successo m orale di cui si fece garante Cavour , si inserì nella politica
revisionista di Napoleone III con cui vennero stretti accordi in vista di una alleanza anti austriaca
- L ’Austria era riuscita a neutralizzare il Mar nero rendendolo un cam po a cui nessuna nave da guerra
aveva accesso, m a libero per quanto riguarda la m arina m ercantile.
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